Non ci sono pretese di neutralità in queste improvvisazioni tratte da due concerti del trio Sound On Survival: il contrabbasso di Lisle Ellis, la batteria di Peter Valsamis e il sax alto di Marco Eneidi prendono subito possesso dello spazio acustico e non resta altro che seguirli o spegnere, non ci sono alternative.
Il dialogo dei tre è di un´empatia assoluta, frutto di una pratica dell´improvvisazione vecchia di decenni. Si conoscono a memoria e vanno tutti nella stessa direzione in qualunque momento, costruendo strutture in cui ognuno dei musicisti ha spazio per esprimersi al meglio.
Il sassofono di Marco Eneidi, che si ricollega idealmente al free di Jimmy Lyons, riversa cascate di adrenalina ed i suoi accompagnatori hanno la forza per affrontare tale energia. Il contrabbasso suona possente, la batteria incalzante: una continua spinta in avanti sostenuta da idee che spuntano all´istante, tratte da un bagaglio culturale che ha le radici nella New Thing degli anni '60.
Il disco dura quasi settantotto minuti, ben registrati e soprattutto compatti. Un omaggio alla musica improvvisata che è anche una conferma di come questa sia ancora più attuale che mai.