Canadian trio devoted to contemporary art with passion, Toca Loca in the "Shed" face four works selected from the repertoire of fairly old lions of the vanguard (Heinz Hollinger, Frederic Rzewski) and new rising stars of the classical experiments (Dai Fujikura, the fellow Andrew Staniland). As of now it appears the original formation, composed by the pair of pianists Simon Docking / Gregory Oh - the latter also in charge of run - and the excellent feat of Aiyun Huang grappling with a vast collection of percussion. Open Half-Remembered City of Fujikura, duo piano for four hands on the warrior mood, Docking and processed in two samurai Oh that face with the tactics of hit and run, thus cutting out an area leading to a durable occasioned by the mediation of pax silence on the other hand, the two have declared the same way as the two lovers feel virtuous and energetic. Hollinger, the father of the modern oboe, was celebrated with Ma 'Mounia, where our forces are added Max Christie (clarinet), Mary-Katherine Finch (cello), Gabriel Radford (French horn) and Stephen Tam (flute) at a high rate academic symposium, delivered by the usual route of ups and downs in volume and tension over the top job of chasing the harmonic tones of Huang closing. Adventuremusic: Love Her Madly signed Staniland is a path full of power in which the ear is tickled with delight to a bracket where the sound field seems to be transformed into electronic abstraction, only takes a few seconds, but its effect is at once seductive power . The curtain closes with a must of Rzewski, Bring Them Home!, 'Song' to protest footage dating back to the '70s, inspired in turn by a traditional Irish folk theme. Overall, "Shed" shows that they have character, linearity and the ability to satisfy the listener with great music.

The untranslated text:

Trio canadese consacrato con passione alla contemporanea, i Toca Loca in “Shed” affrontano quattro composizioni selezionate con equità dal repertorio di vecchi leoni dell’avanguardia (Heinz Hollinger, Frederic Rzewski) e di nuovi astri nascenti della sperimentazione colta (Dai Fujikura, il conterraneo Andrew Staniland). Da subito appare originale la formazione, composta dalla coppia di pianisti Simon Docking / Gregory Oh – quest’ultimo responsabile anche della conduzione – e dall’eccellente prodezza di Aiyun Huang alle prese con un vastissimo campionario di percussioni. Apre Half-Remembered City di Fujikura, duo di piano per quattro mani dal mood guerriero, Docking e Oh trasformati in due samurai che si affrontano con la tattica del mordi e fuggi, ritagliando così uno spazio da protagonista a una durevole mediazione di pax cagionata dal silenzio; dal canto loro, i due si presentano alla stregua di due amanti dichiarati del tocco virtuoso e scattante. Hollinger, il padre dell’oboe moderno, è celebrato con Ma’ Mounia, dove ai nostri si aggiungono le forze di Max Christie (clarinetto), Mary-Katherine Finch (cello), Gabriel Radford (corno francese) e Stephen Tam (flauto) in un simposio dall’alto tasso accademico, formulato secondo il consueto tragitto del sali e scendi di volume e tensione; sopra le righe il lavoro di cesellatura sui timbri armonici della Huang in chiusura. Adventuremusic: Love Her Madly a firma Staniland è un percorso denso di potenza in cui l’orecchio viene stuzzicato con piacere da una parentesi dove la materia acustica sembra quasi trasformarsi in astrattismo elettronico; dura solo pochi secondi, ma il suo effetto seducente fa subito presa. Il sipario si chiude con un must di Rzewski, Bring Them Home!, ‘canzone’ di protesta risalente al repertorio degli anni ’70, ispirata a sua volta da un tema folk della tradizione irlandese. Nel complesso “Shed” mostra di possedere carattere, linearità e la capacità di appagare l’ascoltatore con della buona musica.